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Consapevolezza & Ricostruzione

Se qualcuno pensasse che dato che le generazioni pregresse hanno creato questa situazione per i Giovani, stia a loro risolvere il problema, credo che potrebbe incorrere in grosse delusioni. Sarebbe come se dopo l’ultimo conflitto mondiale i sopravvissuti avessero atteso che chi aveva prodotto tutti quei morti e tutta quella distruzione, avesse ripristinato la situazione ante-guerra.

Non è successo, e possiamo dire: “per fortuna”. Poi però…

Bene allo stesso modo dopo l’esplosione di dei disastri generati dalla mala gestione del benessere e delle opportunità, oggi i Giovani (i ‘sopravvissuti’) sono chiamati alla ricostruzione. Per avere successo nel perseguire questo obiettivo, occorre molto impegno, fatica, studio, attenzione edeterminazione. Le recriminazioni non servono, forse prolungano la ‘crisi’ ed allontanano le vere soluzioni.

Lo scorso fine settimana Microsoft ha organizzato un evento dove, tra gli altri sono intervenuti il CEO Satya Nadella e l’Amministratore delegato di Microsoft Italia Carlo Purassanta.

Tra le informazioni fornite ed obiettivi indicati questi ci stimolano una riflessione:

Microsoft dovrà:

“ Migliorare ogni persona e ogni organizzazione

per potere raggiungere traguardi più importanti”

Nel dire questo, l’AD, si riferisce, in particolare, ad  ‘internet delle cose’ ed a tutta la tecnologia necessaria affinché sia possibile raggiungere l’obiettivo indicato.

Dietro queste poche parole si nasconde un mondo. Un mondo di idee, di possibilità, di cambiamenti, di rivoluzioni lavorative, di modi di svolgere attività, servizi etc…, in una parola: ulteriori ‘rivoluzioni/evoluzioni’ sociali. Chi ha difficoltà, non ha tempo, sottovaluta certe cose continuerà ad essere ‘fuori’ e sempre meno potrà evocare colpe di altri o chiedere aiuto.

Proviamo a trarre qualche spunto da questi concetti nell’agenda Microsoft.

Se un giovane non conosce, capisce, intuisce e sviluppa le conseguenze di questi sintetici concetti indicati dai vertici Microsoft, sarà difficile che esca dal limbo dove le generazioni precedenti li hanno rinchiusi.

        A nostro parere è’ necessario che nasca, si sviluppi e si rafforzi quella parte di società che non sia né ‘chiusa’ nella tecnologia pura (nerd), lontana dal mondo e dalla realtà quotidiana, né passiva fruitrice degli aspetti commerciali diretti a soddisfare i comportamenti più istintivi e primordiali, attraverso un utilizzo apparentemente sociale e innovativo della tecnologia. La parte sana e robusta della società dovrà essere in grado di capire potenzialità, limiti e capacità della tecnologia per richiederne ed ottenerne i vantaggi in essa presenti; in una parola a saperla usare e non farsi usare!

Senza questa presa di coscienza, o perlomeno, senza un’accelerazione del processo di presa di coscienza che talvolta mostra deboli segnali di esistenza, sarà impossibile risolvere il problema Lavoro, nella sua più ampia accezione e, conseguentemente, il problema ‘Giovani’.

Perché i Giovani possano comprendere cosa significhi veramente “migliorare ogni persona e ogni organizzazione” è necessario che si impegnino ad osservare le persone, a saper individuare comportamenti e valori, correlare questi agli effetti operativi e relazionali, stilare  scale di valori e, di conseguenza, adeguarvisi e diffonderle.

Parimenti, sarà necessario aver chiaro cos’è un’organizzazione, se ne conoscano i meccanismi e ciò che  ne fà un’organizzazione funzionante o burocratica, eccellente o inefficiente.

Se ‘non si ha tempo’, tempo di partire dal contenuto delle parole, la corsa apparente che facciamo è inutile, e talvolta molto rischiosa.

Certamente la strada indicata è estremamente faticosa (non fu da meno la ricostruzione del dopoguerra in tutta Europa!), necessita di continuità ed impegno, tutto questo è sulle spalle dei Giovani e le recriminazioni o le ribellioni a poco servono; forse  potrebbero  produrre condizioni ancora peggiori per le generazioni a seguire.

GLOCALitaly è disponibile a fornire il suo supporto nell’ambito di un percorso di approfondimento e ricostruzione. Abbiamo pensato che un aiuto per i Giovani possa essere quello di rendere disponibile quanto più materiale ‘pre-selezionato’ per gli studi, per le ricerche, per le analisi ed approfondimenti; uno ‘sparring-partner’ con cui confrontarsi per migliorare le proprie elaborazioni. Ci auguriamo che questo atteggiamento possa ridurre i tempi di focalizzazione, acquisizione e selezione delle informazioni e liberare risorse necessarie all’individuazione e messa in atto delle soluzioni migliori.

I giovani potranno così autonomamente individuare, elaborare e realizzare, le loro soluzioni nella speranza che queste siano perciò raggiunte più velocemente e ed abbiano una duratura efficacia, senza peccare di superficialità. Producano perciò risultati simili a quelli raggiunti da chi ha realizzato  la ricostruzione dopo il conflitto di metà del XX secolo.

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