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Il popolo NON conta?

 [Lettera d’amore all’Italia 5]

 Talvolta usiamo parole importanti con un po’ troppa familiarità in questo aiutati dal ‘ritmo della vita moderma….’.

Facebook ne è l’ultimo è più disastroso esempio.

de Toqueville che, come molti suoi coevi aveva a disposizione molto più tempo per studiare, pensare, confrontarsi e ragionare; ancor prima di scendere all’interno di un concetto importante come ‘democrazia’, aggiungendo  una specificazione, una ‘qualità’, una modalità operativa, ci fornisce infiniti suggerimenti e risposte.

Sta a noi adesso ricordarlo e valutare:

ha ragione?

come dobbiamo fare?

cosa succede se si fa in maniera diversa?

Purtroppo la velocità, i ‘luoghi comuni’, il ‘tutti fanno così’ … non è il metodo migliore per poter affrontare certe tematiche, giungere a conclusioni ponderate e, di conseguenza, agire coerentemente.

Si, agire coerentemnete, perchè questo dovrebbe essere l’obiettivo che tutti dovremmo avere per ridurre il ‘tasso di ipocrisia’ che riempie ampi spazi della società moderna, e  molto spesso risulta essere  il principale veicolo di affermazione. Senza l’annullamento di tale comportamento, le cose non cambieranno mai, potremmo chiamarle come vogliamo, ma sono i fatti che seguono le parole, che trasformano la società, senza fatti le parole si ‘perdono nel vento’.

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